Sul numero
di Aprile/Maggio 2013 della rivista SPIRITO di VINO, il managing editor Daniele
Cernilli parla a pagina 62 del Grignolino. Vitigno “anarchico e
testabalorda” come lo definiva Luigi Veronelli, rappresenta un vero
pezzo di cultura materiale e fino a neanche 40 anni fa, parte della gamma di
molti famosi produttori piemontesi quali Bruno Giacosa, Giacomo Conterno, Pio
Cesare, Marchesi di Barolo. Oggi il Castello di Gabiano è citato tra i migliori
interpreti in grado di tenere in alto l’onore di questo vino quasi
scomparso con IL RUVO, prodotto da uve Grignolino in purezza. Uno
dei tanti meriti attribuiti a Papa Francesco è quello di risollevare il
nome di questo vitigno, promuovendo un territorio e la sua storia vinicola.
Nessun commento:
Posta un commento